Per “farti un idea”, per dibattere, per contribuire e pensare al futuro

La metafora del viaggio, benché abusata, ancora una volta risulta efficace per descrivere quest’avventura. Perché di avventura si tratta, colorata dall’entusiasmo, dalla voglia di nuovo e dagli ideali che segnano qualsiasi partenza.

La metà è là, ambiziosa: riavviare un dibattito che disaffezione dalla politica e individualismo sempre più marcato tendono a congelare. Ci aspettano tappe intermedie, si aggregheranno amici, dovremmo approntare aggiustamenti durante il viaggio.

Ma vorremmo creare un luogo – ancorché virtuale, sulla carta – dove sia possibile confrontarsi e dibattere sulle questioni che animano la vita delle nostre comunità.

Già, ma quali comunità? Abbiamo scelto la dimensione delle Giudicarie, come comune quadro di riferimento, consegnatoci dalla storia e da una più recente tradizione di servizi e strutture comprensoriali. Sarà lo sfondo dal quale far emergere, in controluce, specificità, differenze, ma anche similitudini ed esigenze analoghe.

Certo, c’è bisogno di fermarsi e riflettere, di “farsi un’idea” che non sia quella fornitaci (o impostaci) da Trento, dal centro, ma sia maturata autonomamente.

Dunque, pluralità di voci e di idee che rispettino però un’avvertenza: non serve prendere di mira le persone; è più importante ragionare sul metodo, sui contenuti, conducendo una riflessione critica ma propositiva, anche pungente, ma con un risvolto costruttivo. Non per nasconderci dietro un buonismo di facciata, ma perché ne abbiamo abbastanza di chi vuol distruggere.

Non servono gli scoop per vendere. Imprenditori “coraggiosi” (che ringraziamo) ci permettono di affrontare il viaggio con una certa serenità.

Dobbiamo volere bene alle Giudicarie e credere nella possibilità di lavorare per un futuro che offra maggiori opportunità a chi sceglie di vivere in queste valli. Altrimenti perché noi giovani dovremmo rimanere? Perché le nostre comunità dovrebbero optare per uno sviluppo compatibile, di qualità? Perché dovremmo impegnarci ancora nei settori della cultura, del sociale, della politica?

E allora, tiriamo fuori – noi con la vostra collaborazione – le questioni, affrontiamole dalle colonne di questo giornale e non solo. Senza la presunzione di avere soluzioni in tasca.

Buon viaggio.

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