La Semaglutide

In Italia il 12% della popolazione è obeso; il 36% è sovrappeso. Il 19% dei bambini (8-9 anni) è sovrappeso, il 9,8% è obeso. La novità importante è che il 5 ottobre di quest’anno, con la legge Pella, il governo ha riconosciuto l’Obesità come “malattia cronica, progressiva e recidivante”, garantendo l’accesso alle cure

So figo, so bello, so fotomodello”. Era un “mantra” ripetuto e a volte ossessivo di qualche anno fa che, quando il fisico e la mente erano prestanti e attivi, regalava alla nostra giovinezza la certezza di essere padroni del mondo. Poi col tempo le cose cambiano e non sempre in meglio…

E ancora sere fa, facendo zapping in attesa di un evento sportivo in tv, mi sono stropicciato più volte gli occhi, non volevo crederci : una nota soubrette era di nuovo bellissima e giovane, con molti chili di meno e una silhouette incredibile.

E di nuovo una cantante famosa, questa volta su una rivista di moda, esibiva una minigonna da adolescente, attraente.

E non è finita, mi è venuta in mente l’intervista, sul Corriere della Sera di qualche mese fa, ad un noto attore che a 58 anni metteva in mostra il suo addome piatto e riferiva di alzarsi la mattina molto presto per fare 6 chilometri di corsa: a 58 anni (sic)! Nessuno citava il modo e i mezzi che avevano prodotto quei risultati così strabilianti, ma le mode di Hollyvood sono diventate virali in pochissimo tempo: basta un’iniezione al mese ed ecco il risultato!

E’ palese che voglio introdurre il tema dell’obesità e di come le cose siano cambiate grazie alla disponibilità di una classe di farmaci, che studiati per la cura del diabete, si sono dimostrati “anche” molto attivi nel ridurre il peso corporeo e nel dare la possibilità di rimodellare la propria immagine corporea.

Va subito detto che vanno rispettate alcune prescrizioni: 1) trattandosi di farmaci non vanno “autoprescritti” bisogna essere seguiti e controllati da un medico, 2) possono aversi effetti collaterali che vanno gestiti e segnalati e non ignorati.

Inoltre sono molto costosi e pertanto non sono alla portata di tutte le tasche. Il problema dell’obesità però esiste ed è molto grave e non può essere ignorato.

Le cause sono note e ne abbiamo più volte parlato (stili di vita, fattori genetici e altro, tipo l’alimentazione e i cibi “processati”, la sedentarietà …). In Italia il 12% della popolazione è obeso; il 36% è sovrappeso. Il 19% dei bambini (8-9 anni) è sovrappeso, il 9,8% è obeso.

La novità importante è che il 5 ottobre di quest’anno con la legge Pella il governo ha riconosciuto l’Obesità come “malattia cronica, progressiva e recidivante”, garantendo l’accesso alle cure : inclusione nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), ha dato vita anche ad un programma nazionale di prevenzione (OSO), ha istituito un fondo dedicato per la diffusione culturale del problema nell’ottica di fare prevenzione fra i bambini e gli adolescenti, curando anche l’inclusione sociale delle persone obese e combattendo la pratica del body shaming (ridicolizzare l’aspetto fisico delle persone) col rischio di gravi problemi sociali e il 16 maggio è stata istituita la giornata nazionale dedicata.

Ma ritorniamo al tema dei farmaci che fanno perdere peso e nello specifico della Semaglutide. Esistono formulazioni che possono essere iniettate mensilmente o settimanalmente e formulazioni che vanno assunte giornalmente. Il composto è simile (si definisce “analogo” con termine tecnico ) per quasi il 100% ad un composto che viene prodotto normalmente dalle cellule del nostro intestino ed ha un nome particolare : GLP1 (Glucagon-Like-Peptide 1).

Ripetiamo : la Semaglutide in Europa è indicata per la cura del diabete di tipo 2 (quello dell’adulto) quando le altre terapie non sono molto efficaci, sempre in associazione a dieta ed esercizio fisico. Lo studio iniziale del farmaco, somministrato a 17.000 pazienti diabetici, oltre al controllo sul diabete, aveva evidenziato benefici importanti come la perdita di peso nei pazienti obesi con IMC (indice di massa corporea) > a 30. Studi successivi hanno confermato le rilevazioni iniziali in relazione alla perdita di peso.

Essendo simile ad un composto (ormone) che produce il nostro intestino ne potenzia gli stessi effetti, in special modo : regola il movimento e la secrezione di altre sostanze funzionali alla digestione e al controllo degli zuccheri. Genera un segnale di sazietà, ritardando lo svuotamento gastrico e induce la produzione di Insulina, mentre riduce la secrezione di Glucagone da parte del Pancreas.

La Semaglutide quindi imita il GLP1 e viene prodotta in risposta all’assunzione di cibo con l’obiettivo di stimolare il pancreas a produrre insulina per promuovere l’assorbimento di glucosio che introduciamo con l’alimentazione. Quando è presente in quantità significative agisce anche sul cervello innescando il senso di sazietà. La perdita di peso per i motivi citati può arrivare fino al 15% nel giro di 70 settimane.

Vanno citati gli effetti collaterali, che se si sono manifestati non hanno mai portato alla sospensione del farmaco. In particolare nausea nel 12% dei casi, probabilmente dovuta al rallentamento dello svuotamento gastrico e al senso di ripienezza che si genera; vomito nel 7% dei pazienti e stipsi di grado moderato che si risolve curando la quantità di liquidi assunta e la quantità di fibra nell’alimentazione. Diarrea nel 12% dei casi sempre in conseguenza delle modifiche della funzione intestinale.

Altri effetti collaterali sono molto rari e collegati ai problemi che già di per se il diabete provoca. Non vi sono studi specifici riferiti solo ai soggetti che hanno assunto o assumono il farmaco per perdere peso. Di rilievo quanto segnalato relativamente al rischio di ammalarsi di Alzhaimer che sembra diminuire, come pure la ridotta incidenza di problemi cardiovascolari in pazienti con lunghi periodi di assunzione.

Va citato il problema verificatosi per l’uso eccessivo della Semaglutide a livello mondiale come farmaco dimagrante, che ha portato alla difficile reperibilità del farmaco per i pazienti diabetici. Come pure la perdita di peso alla sospensione del farmaco porta invariabilmente alla ripresa del peso iniziale. In uno studio recente si evidenzia che ad un anno dalla sospensione della Semaglutide quasi tutti i pazienti avevano ripreso i due terzi del peso iniziale.

La domanda è: allora il farmaco è per sempre? La risposta è che bisogna considerare l’obesità una malattia “cronica, progressiva e recidivante” e che la differenza la può fare non solo la terapia ma anche l’informazione, la formazione e i corretti stili di vita, come giustamente previsto dalla legge Pella recentemente approvata.

C’è da augurarsi che finalmente i problemi alimentari vengano portati nelle scuole come materia di “studio” e di “formazione”. Il nostro corpo è una macchina quasi perfetta ma non è soggetta a revisione: “noi siamo quello che mangiamo” come giustamente affermava Ludwig Feuerbach.

Ultime notizie

Arte e Cultura

Io mi affido e mi fido: siamo attesi dalla tenerezza di Dio

Eventi

Nati per rendere accessibili le montagne, oggi va insegnato il limite

Arte e Cultura

Le mille parole di Marcello volano nell’aria della sera

Attualità

Il nostro addio a Matilda, per sempre nella nostra scuola