Il nuovo fenomeno musicale The Bastard Sons Of Dioniso Ovvero “Changes”, il tempo del cambiamento Rispetto i musicisti per il solo fatto di esserlo, non importa quanto differiscano per tecnica e stile. Sono creature speciali, da trattare come uccelli artistici, e anche persone molto, molto necessarie, mentre il resto del mondo chiacchiera, ulula e abbaia. Commerciali o no, tutti i musicisti cercano di creare gioia: rispettateli!”
Questo decisivo aforisma è di Karlheinz Stockhausen, il grande maestro della musica contemporanea scomparso il 5 dicembre 2007 (nello stesso giorno del 1791 moriva anche Wolfgang Amadeus Mozart…) finalmente viene a sostituire le interpretazioni piramidali istituite dall’ordine classico, per il quale vi sono esperienze musicali e auditive poste su piani diversi ed alle quali vanno assegnate facoltà estetiche di maggiore o minore rilevanza. A voler ripercorrere le intenzioni artistiche del XX Secolo, sia in arte figurativa che in musica, si può affermare la verosimile contro tendenza critica rispetto al concetto di Classico, per una valorizzazione di contenuti che approdano all’idea del Romantico. Il “Rock”, entra di diritto e forse nella maniera più complessiva in questo modello di trasformazione dei pensieri e delle idee sull’Arte, al punto di divenire materia totalizzante per tutte le esperienze sensibili degli ultimi 60 anni. E’ durante i primi Anni ’50 il tempo in cui avviene la più importante evoluzione stilistica, la vera e propria “rivoluzione” delle forme in musica. Senza voler affrontare materie dove i confini della critica non possono avere una loro esatta determinazione e senza voler paragonare metodi e ricerche di ambito completamento diverso da quello della “Musica Leggera”, si può riconoscere (in maniera un po’ didascalica) l’avvento della “Musica Rock” in due precisi momenti: il 12 aprile 1954 Bill Haley registra con i Comets, “Rock Around The Clock”, mentre il 6 luglio 1954 Elvis Presley incide a Memphis “That’s All Right Mama”. Due semplici dischi in vinile a 45 giri che spalancheranno le porte del “Mondo Nuovo”. In pochi mesi, già all’inizio del 1955, la “Musica Rock” assurge a vera e propria pratica di massa, sia nelle produzioni che si moltiplicano di giorno in giorno, sia negli ascolti per i quali milioni di persone dedicano tempo, energia, sentimento, passione e, cosa più importante di tutte, in questa musica gettano il loro pensiero di modernità in una condizione dettata esclusivamente da uno stato d’animo: quello della “sincerità di percezione”. Poi le cose, come tutte le cose di questo mondo, vanno e vengono, trionfano, cadono e risorgono. Ma c’è da crederci: questa Musica iniziata con il clamore e la tensione espressiva del blues dei neri d’America, alla quale è stato innestato il gusto ribelle dei giovani bianchi e che nel tempo ha trovato modalità compositive di natura fortemente eclettica, è esattamente quella nella quale vengono riposte le più profonde intenzioni comunicative sul finire del XX Secolo, e inoltre quella dalle propaggini più vastamente estese in questo tempo primigenio del nuovo millennio. Dentro un “fluxus” emozionale e nelle dinamiche di questo organismo artistico oggi divenuto assolutamente importante in tutto il mondo, anche i “rafforzamenti” restituiti al “Rock” da 3 ragazzi trentini, i The Bastard Sons Of Dioniso”, capaci di riaffermare televisivamente e nelle piazze, quel brivido creativo giovanile costruito sull’onda delle pulsioni e della forza espressiva e di riportare anche in Trentino il gusto (o il culto) per una musica universale. I The Bastard, hanno “gavettato” per un lungo periodo dentro le cantine, poi hanno scorrazzato per paesi e città allestendo concerti, ed ancora hanno vinto alcuni concorsi, per poi diventare veri e propri personaggi attraverso il passaggio nel piccolo schermo. …Ho iniziato con una seppur frettolosa sintesi dello sviluppo storico del “Rock” perché loro, Jacopo Broseghini, Federico Sassudelli e Michele Vicentini, ‘valsuganotti’ tutti fra i 21 e i 22 anni, sembrano veramente gli esponenti nella continuità di questa forma d’arte. E vi rientrano a pieno titolo per capacità, per disinibizione, per volontà, per simpatia. Certo, come loro, le band impegnate in Trentino non si contano ed un fermento continuo di ipotesi, di soluzioni nella musica, di giovani a migliaia intenti a perseguire la loro più forte passione è davvero una verità tanto vistosa per chi “bazzica” nell’ambiente, quanto una cosa impensabile per chi invece non ne ha nessuna cognizione di causa. E’ bene che i The Bastard abbiano trovato un varco nel “muro” e siano pervenuti al successo: ora tutti i gruppi “Rock” ai quali veniva assegnato un ruolo di scarso rilievo, diverranno esponenti di un tempo in cui il concetto di “mutazione – trasformazione”, di “Changes”, sarà quello più in grazia. E così ecco di nuovo il contenuto estetico di questa loro operazione dai tratti “futuristici”: il Trentino attraverso la loro musica diverrà (anche in questo spazio d’arte) il laboratorio di ulteriori esperienze musicali, aprirà a nuovi pensieri che terranno maggiormente in rilievo le ragioni di un mondo giovanile nel quale il “Rock” scorre come una linfa profondamente vitale. Come avvenne nel ’54: “è stata colpa di Elvis”!!! Oggi “è colpa dei The Bastard” se tutti (o quasi) anche coloro che con il “Rock” non hanno mai avuto dimestichezza devono “fare i conti” con la loro icona ormai rilucente e verificare come il mondo di quella che io definisco “la Musica dell’Oggi”, sia in completa espansione. Toccherà a tutti ascoltare “L’Amor Carnale” ed acquisire materia sonora “in stile punk”, disporsi ed abituarsi a quello che per molti, finora, era da considerare solo un rumoraccio di scarso valore. Con “L’Amor Carnale” hanno aperto il suggestivo Concerto di Piazza Duomo a Trento, “X Factor-live” e, sotto una pioggia festante hanno fatto esplodere il frenetico battito della loro arte, sciabolato elettricità contagiose, urlato con furore hardcore, conquistato la città. Belli i The Bastard! Vederli uscire dalle tracce luminose dei raggi laser, sentirli interpretare a loro modo una delle prime canzoni “punk italiane”, quella “Contessa” di Enrico Ruggeri, che proprio sull’onda delle “mutazioni” di un tale David Bowie faceva il verso ad una sua splendida canzone. “C-C-C-Changes”, intonava fragile nel 1973 il personaggio bowiano Ziggy Stardust. Solo pochi anni dopo con simile dizione balbettante Ruggeri diede impulso alla sua “Contessa” cantando “C-C-C-Contessa, tu non sei più la stessa”… Bravi i The Bastard! E come non emozionarsi ad osservare ed ascoltare la loro “A Wanna Be Sedated” la canzone della più grande e ultra “elemental” band del mondo: i Ramones… Anche loro cambiarono il tempo e le cose, con una tale semplicità frutto del genio da farci rimanere di sasso. “Rock”, appunto! E così sarà per i The Bastard… Questa almeno è la mia convinzione, e comunque ragazzi siate i benvenuti, avete portato una ventata di novità come non se ne vedeva da anni qui da noi. Del resto quest’anno in Trentino è caduta tanta neve… Doveva pur succedere qualcosa di positivo… Siete arrivati voi, i Figli Bastardi di Dioniso che, come tutti i “bastard” immagino e voglio pensare siano/siate generosi, in particolare verso tutti i piccoli/grandi musicisti che (come voi) hanno consegnato molto della propria energia, hanno e stanno cercando di infondere stille di intensità e di bellezza nella musica. Infine un consiglio: nel clima di cambiamento dove voi siete e sarete protagonisti, non dimenticate: Sincerità. Buon futuro. |