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Il Museo delle Palafitte di Fiavè compie 10 anni |
Scritto da Administrator |
Martedì 17 Maggio 2022 22:27 |
Dieci anni di Museo delle Palafitte. Nelle giudicarie Esteriori si è organizzata una grande festa per il decimo compleanno del museo fiavetano: nel giardino dell’ente tante autoritaÌ€ e persone hanno partecipato all’iniziativa, alle visite guidate gratuite e alla contestuale inaugurazione della mostra “Sulle palafitte: una storia che continuaâ€. La cerimonia si eÌ€ aperta con l’omaggio musicale all’Ucraina del coro Cima Tosa, quindi i saluti degli assessori provinciali alla cultura Mirko Bisesti e al turismo Roberto Failoni, noncheÌ del presidente del Consiglio Walter Kaswalder, del sindaco di FiaveÌ Nicoletta Aloisi e del soprintendente per i beni culturali Franco Marzatico, noncheÌ del sindaco di Tenno Giuliano Marocchi; infine, l’intitolazione del Museo a Renato Perini, cittadino onorario e scopritore delle palafitte fiavetane. “Abbiamo bisogno che la cultura unisca le forze, abbiamo bisogno della socialitaÌ€, di ritornare a vederci e che il nostro territorio sia di nuovo vivoâ€, sono state le parole dell’assessore Bisesti che ha ringraziato il coro Cima Tosa e ricordato da un lato “il conflitto alle porte dell’Europa†e dall’altro i due anni di pandemia. “Dobbiamo - ha poi proseguito l’assessore - essere uniti, forti e coesi e in questo senso fondamentali sono la socialitaÌ€ e la cultura, volano per aiutarci a superare insieme le difficoltaÌ€ di questo momentoâ€. Cultura e socialitaÌ€ ben sintetizzate nella festa per i 10 anni del Museo: “Su questo territorio - ha concluso l’assessore - eÌ€ stato fatto un investimento importante, vi eÌ€ un vero e proprio polo museale con il Parco archeo natura e il Museo di FiaveÌ, dove si coniugano cultura e turismoâ€. “Un territorio tutto da scoprire, poco distante dal grande bacino del Garda - ha quindi evidenziato l’assessore Failoni - che offre tante opportunitaÌ€ ai turisti e agli ospiti, dal punto di vista dell’outdoor, ma anche dal punto di vista delle sue bellezze paesaggistiche e culturali. Qui l’archeologia dialoga con l’ambiente naturale e favorisce l’attrattivitaÌ€ di questo distretto di elevato valore turisticoâ€, ha sintetizzato l’assessore Failoni. E se il presidente Kaswalder ha ringraziato la sindaca Aloisi che ha messo anima e determinazione per far nascere il museo, la sindaca ha messo in luce l’intitolazione a Renato Perini, figura fondamentale per le palafitte di FiaveÌ, al quale il Comune nel 1994 ha conferito la cittadinanza onoraria, proprio percheÌ con le sue ricerche archeologiche ha portato FiaveÌ all’attenzione della comunitaÌ€ scientifica internazionale. Parole riprese dal soprintendente Marzatico che ha ripercorso le indagini avviate a FiaveÌ da Perini fra il 1969 e il 1983: “Le ricerche condotte sul campo da una eÌquipe internazionale e multidisciplinare, sotto la direzione di Renato Perini, hanno offerto un contributo decisivo per superare l’annosa disputa sull’esistenza o meno di capanne erette sull’acqua, senza considerare che proprio qui si eÌ€ formata un’intera generazione di grandi archeologici e ricercatori con studi di altissimo livello, che hanno portato FiaveÌ alla ribalta internazionaleâ€. Con il compleanno del museo, e la riapertura del Parco Archeo Natura avvenuta il 16 aprile, riprenderaÌ€ anche la stagione delle palafitte di FiaveÌ, che prevede una serie di appuntamenti per grandi e piccoli alla scoperta dell’affascinante storia del sito preistorico. L’iniziativa, promossa dalla Soprintendenza per i beni culturali della Provincia, eÌ€ stata realizzata con la collaborazione della locale Pro Loco, del Gruppo Giovani e del Gruppo Alpini di FiaveÌ, noncheÌ dell’Ecomuseo della Judicaria.  Renato Perini Il museo costituisce la testimonianza delle ricerche archeologiche da lui dirette tra il 1969 e il 1983. Maestro elementare, passato in seguito all’Ufficio beni archeologici di Trento, Perini eÌ€ scomparso nel 2007. Fu archeologo sul campo. La laurea honoris causa gli venne attribuita dall’UniversitaÌ€ di Innsbruck nel 1989, vent’anni dopo l’inizio di uno dei piuÌ€ importanti scavi della protostoria italiana ed europea. Nel 1994 il Comune di FiaveÌ gli ha conferito la cittadinanza onoraria.  Sulle palafitte: una storia che continua In mostra sono esposte le immagini realizzate dalla fotografa lombarda Anna Brenna sul lago Inle, nella parte centrale della penisola del Myanmar (ex Birmania). Il lago ospita sulle sue rive circa 70.000 abitanti per i quali l’acqua costituisce un elemento essenziale che contraddistingue ogni aspetto della vita quotidiana: si vive in palafitte di legno, si coltivano ortaggi e fiori in orti galleggianti, ci si sposta in barca nei canali formati dal lago, con l’acqua del lago ci si lava e si fa il bucato, sull’acqua del lago vengono organizzati mercati e il lago eÌ€ popolato da pescatori. Le palafitte sono costruite in legno; lo stesso materiale eÌ€ utilizzato anche come rivestimento per gli interni decorati con tappeti, stuoie e tessuti. Una realtaÌ€ contemporanea che agli occhi dell’autrice delle immagini richiama la vita nei villaggi palafitticoli che costellavano il territorio subalpino 4000 anni fa. Dopo l’inaugurazione, si potraÌ€ visitare la mostra in compagnia delle curatrici, Luisa Moser e Mirta Franzoi, archeologhe dei Servizi Educativi dell’Ufficio beni archeologici  Museo di FiaveÌ e Parco Archeo Natura Il Museo racconta le vicende dei diversi abitati succedutisi lungo le sponde del lago Carera, bacino di origine glaciale, tra tardo Neolitico ed etaÌ€ del Bronzo. Il percorso espositivo costituisce un’opportunitaÌ€ unica per conoscere e capire meglio la vita dei nostri antenati dell’etaÌ€ del Bronzo. Straordinari reperti in legno che stupiscono per la loro modernitaÌ€, testimonianze di notevoli tecniche costruttive, filmati, installazioni e un grande plastico conducono nell’atmosfera di un villaggio palafitticolo di 3.500 anni fa. Una sezione del museo eÌ€ inoltre dedicata alla riserva naturale FiaveÌ-Carera, inclusa nel territorio delle Giudicarie riconosciuto Riserva della Biosfera UNESCO. Il Parco Archeo Natura, che riapriraÌ€ invece sabato prossimo, eÌ€ un percorso di scoperta e conoscenza nello scenario suggestivo della riserva naturale di FiaveÌ-Carera, a poche decine di metri dall’area archeologica dove sono tuttora visibili i resti dei pali che sorreggevano le costruzioni preistoriche: incluso nella lista del Patrimonio mondiale UNESCO, FiaveÌ eÌ€ uno dei siti palafitticoli piuÌ€ importanti d’Europa. |